Il rumore di fuori (Parole sull'autismo)

Al rumore di fuori regalo il mio silenzio. Ribatto con un
grido al silenzio degli altri.
Ho tante mani scolpite in memoria, pochi occhi ma intensi,
mi guardano a lungo nelle mie iridi altrove.
Quel trenino nell'angolo è ormai impolverato, solo papà gli
ha dato un'anima effimera, ci gioca ma io ritorno a quel cerchio, al mio dito,
al pezzo di legno da tamburellare.
Ma papà io lo vedo nel canto sguaiato di una
scena animata da pochi afferrata. Il mio abbraccio leggero gli increspa le
labbra.
Il sole arde e io voglio un ombrello, un costume di Zorro al 13 agosto. Quel muro non è poi così duro per il mio piede di rabbia. Mi porgono un gelato colmo di amore e vaniglia e brusio d'inferno. Come farò a dir loro che ho molta paura?
Scritto da Paolo Garzoli; "Airplane", Wassily Kandinsky